
L’Italia è la destinazione più sognata dai viaggiatori LGBTQ+, clientela che in Europa nel 2021 ha generato ricavi per 43 miliardi di dollari
Il Sole 24 Ore – Viaggia molto più della media e generalmente non ha particolari problemi di budget. Secondo l’Osservatorio AITGL, Associazione Italiana Turismo Gay e Lesbian, nel 2021 il 12% dei viaggiatori in Europa erano LGBTQ+ e hanno generato un fatturato di 43 miliardi di dollari contro i 75 miliardi del 2019. Quell’anno la comunità generò un fatturato di 2,7 miliardi in Italia. La pandemia ha causato una pesante flessione ma inferiore a quella di altri segmenti turistici. Bisogna anche considerare, evidenzia l’Osservatorio, che il 54% di quelli che hanno viaggiato assicurano che torneranno a farlo quest’anno e nel 12% dei casi pensano di incrementare il proprio budget dedicato. C’è un’alta concentrazione nella fascia 25-44 anni anche se la fascia 18-24 è in costante aumento. Più del 50% di questi convive con il proprio partner o è sposato, mentre il 21% si dichiara single. Una clientela con un buon reddito: il 19% è al di sotto dei 18mila euro, il 32% tra i 18.000 e i 35.000 euro, il 20,6% tra i 36.000 e i 58.000 euro, il 10,5% tra i 59.000 e gli 85.000 euro. Per tutti l’Italia è la destinazione più sognata ma per accoglienza svettano Spagna e Germania. La scelta della destinazione ricade su tre aspetti ritenuti fondamentali: al primo posto sicuramente l’apertura della stessa alle tematiche del Diversity & Inclusion, ovvero quanto sia o meno LGBTQ+ Friendly (50%), a seguire il livello di cura e pulizia (44.7%) e la facilità di accesso ai servizi medici e sanitari (42%).